Consigli di lettura/Ross Poldark

 

Ross Poldark di Winston Graham è il primo romanzo dedicato alla saga del capitano Ross Poldark, veterano della Guerra d’Indipendenza americana, ritornato in patria nella sua Cornovaglia nel 1783, a conclusione del conflitto.

Il ritorno a casa non è però così idilliaco come il capitano se lo sarebbe aspettato, in quanto molte cose sono cambiate negli anni in cui lui è stato impegnato a combattere sul fronte americano: la sua tenuta, Nampara, con le relative terre, è in rovina, suo padre è morto lasciandogli solo debiti e problemi e, come se non bastasse, la donna amata, Elizabeth, a lui legata da una tacita promessa d’amore, è sul punto di sposare suo cugino Francis, solo per mero interesse economico e per le continue pressioni dell’intrigante madre.

Il nostro capitano Poldark non è però un uomo che si dà per vinto, così, nonostante tutto lo porterebbe a lasciare la Cornovaglia e a cercare fortuna altrove, come gli viene anche più volte consigliato dallo zio che lo vorrebbe lontano, ritenendolo una minaccia alla felicità coniugale del figlio Francis e di Elizabeth, decide invece di restare a Nampara, rimboccandosi le maniche e provando a far ripartire la tenuta e, soprattutto la miniera di rame di famiglia, la Wheal Leisure, che versa in condizioni molto critiche.

Il libro quindi, per certi aspetti, si può considerare anche un Bildungsroman, un vero e proprio romanzo di formazione, in quanto Ross, il protagonista, indomito, ribelle, animato da un grande senso di giustizia, incapace di scendere a qualsiasi compromesso, ma, allo stesso tempo, molto orgoglioso, impulsivo e dominato da passioni che spesso non riesce a controllare, passerà attraverso un processo di maturazione interiore, al termine del quale sarà riuscito in parte a smussare qualche spigolo del suo carattere indomabile, senza tuttavia abbandonare mai quello spirito d’avventura e quel desiderio di conoscenza che l’accompagneranno per tutta la saga e che lo fanno sembrare quasi un novello Ulisse, sempre alla ricerca del prossimo porto dove attraccare o di un nuovo luogo da esplorare.

L’altro grande protagonista del romanzo, accanto a Ross, è il mondo delle miniere della Cornovaglia, di cui Graham ci tratteggia un affresco molto realistico, descrivendo le difficili condizioni di vita dei minatori, vessati, sottopagati e costretti a lavorare mettendo a rischio la loro stessa vita, nonché le difficoltà delle diverse compagnie minerarie, spesso vessate da banchieri sanguisughe e senza scrupoli come George Warleggan, esempio per antonomasia del parvenu arricchito, acerrimo antagonista del capitano Poldark per tutti i romanzi della saga.

Molto ben costruito risulta poi essere il sistema dei personaggi: Demelza, una fanciulla salvata da Ross da una difficile situazione familiare e destinata ad assumere poi un ruolo così centrale nelle vicende del romanzo; la coppia dei servitori di Ross, Prudie e Jud, scansafatiche, brontoloni e quasi picareschi nelle loro caratteristiche, ma, allo stesso tempo, capaci anche di atti di fedeltà verso il capitano Poldark; Elisabeth, il primo amore di Ross, che alterna momenti di forza e determinazione ad altri di indecisione e di incapacità di seguire fino in fondo i desideri del suo cuore; Francis, l’amato-odiato cugino, verso cui il protagonista prova sentimenti altalenanti e contrastanti, e sua sorella Verity, dolce e affabile, in grado sempre di offrire conforto e aiuto a chi ne ha più bisogno, spesso anche a scapito della sua stessa felicità; il dottor Dwight Enys, che diventa subito il più caro e sincero amico di Ross, medico coraggioso ed idealista, nonché un punto di riferimento irrinunciabile per i minatori affetti da tutte le gravi patologie legate al loro duro lavoro.

Da notare anche le suggestive ed icastiche descrizioni della Cornovaglia, rappresentata ora nella sua quiete poetica, quasi struggente, ed ora nelle sue tempestose burrasche, in un’alternanza che sembra quasi scandire inesorabilmente la vita dei protagonisti del libro, come se essa fosse una Grande Madre in grado di controllare ogni cosa e dalla quale non si può prescindere.

Infine segnalo a chi dovesse appassionarsi al romanzo che ne è stata tratta anche una trasposizione televisiva, Poldark, in cinque serie, che ripercorre buona parte dei libri della saga in maniera abbastanza fedele e dettagliata. Nei panni del capitano Ross c’è l’attore irlandese Aidan Turner, molto bravo, convincente ed affascinante, il che, se anche l’occhio vuole la sua parte, non guasta :-).

Consigliatissimi entrambi, quindi, sia il romanzo che la serie TV.

 

 

 

 

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