Se morire in mare diventa una pacchia

La pacchia è finita, dice Salvini, in riferimento ai migranti.
Eh già, perché è indubbiamente una pacchia morire per la guerra o la fame nei propri Paesi d’origine, annegare in mare, essere torturati e uccisi nei campi di detenzione libici ed essere sfruttati come schiavi in Italia, dove magari ti sparano anche in testa perché hai preso due lamiere per sistemare la baracca dove vivi.
Qualcuno ricordasse al neoministro degli Interni che la campagna elettorale è finita, perciò ora è tempo di governare e non di continuare a fare propaganda sulla pelle dei migranti.
Ah, un’altra cosa: si vergognasse, ma proprio tanto, di spargere odio a palate!!

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