Graduatorie di istituto. No punteggio per progetto Diritti a Scuola

 

 

Il Progetto Diritti a Scuola, quest’anno alla sua settima edizione, si è rivelato di fondamentale importanza nella lotta alla dispersione scolastica.

Negli anni scorsi il Miur, pur con qualche resistenza ed in seguito a ricorsi, ha sempre riconosciuto ai docenti che hanno partecipato al progetto, svolgendo le 350 ore che esso prevede, il punteggio di servizio loro spettante.

Del resto anche la Legge di Stabilità 2013 ha previsto la valutazione del servizio in merito ai progetti “salvaprecari” stipulati su specifiche convenzioni con le Regioni.

Quest’anno invece il Ministero, adducendo una fantomatica posizione di vantaggio che i docenti pugliesi avrebbero rispetto a quelli delle altre regioni nelle quali il progetto non è attivo, non è intenzionato a volerlo riconoscere, arrecando così un danno non indifferente ai professori coinvolti. Tale atteggiamento sembra ingiusto e lesivo nei confronti dei docenti, specie per due motivi:

– considerando i precedenti: se nei 6 anni addietro il punteggio è stato sempre riconosciuto, perché quest’anno dovrebbe essere differente?

– il lavoro svolto a scuola dai docenti, sia come professori di ruolo che come supplenti, prevede sempre il riconoscimento di un punteggio. Per quale motivo in questo caso, invece, non dovrebbe essere riconosciuto l’impegno lavorativo, dato che per accettare questi incarichi spesso si rinuncia ad altre supplenze?

Su questo si attende un provvedimento favorevole da parte del Ministero.

Associazione A.D.A.M. – Coordinamenti territoriali di Foggia, Bari e Lecce

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