Consigli di lettura/Il signore del falco

 

Un altro romanzo che ho avuto modo di leggere in queste Festività è Il signore del falco, di Valeria Montaldi, della quale fino ad oggi non avevo letto ancora nulla, pur avendone l’intenzione da un po’ di tempo.

Si tratta di un libro molto ben scritto ed appassionante, ambientato tra il 1226 e il 1243, in una Milano sconvolta dallo scontro con l’imperatore Federico II e dalla caccia agli eretici. Tutta la vicenda prende le mosse nel 1226, dal misterioso ritrovamento del cadavere di una giovane donna, Caterina Gisalbertini, che sembra aver partorito da poco; in seguito il lettore è proiettato nel 1243, anno in cui si svolge la maggior parte della narrazione, incentrata proprio sul disvelamento delle circostanze che hanno portato alla morte della fanciulla.

L’intreccio, tuttavia è davvero intricato, caratterizzato dalla presenza di numerosi personaggi che forniscono un affresco molto verosimile e puntuale della Milano dell’epoca, in cui micro-storia e macro-storia si mescolano inestricabilmente. Troviamo, infatti, frate Matthew, un monaco inglese in pellegrinaggio, a cui è affidato un compito delicato; Aimone di Graines, castellano della valle Augusta, in missione diplomatica nel capoluogo lombardo; l’ebrea Rachele e il padre Isac, medico, mal sopportati dalla comunità locale; Lanfranco Calgario, nobile spietato, dalle frustrate velleità politiche; Allegrazza, famula in un ospedale e la sua famiglia di adozione; la prostituta Bella, con la quale la vita è stata molto ingiusta; Guglielma la Boema, predicatrice realmente esistita, in odor di eresia e condannata dalla Chiesa dopo la morte; e addirittura, l’imperatore Federico II, camuffatosi da pellegrino per spiare le mosse della nemica Milano, che lui spera di sottomettere nell’atavica lotta fra Comuni e potere imperiale.

Sullo sfondo una Milano che sembra quasi animarsi e vivere di vita propria per quanto è ben descritta, con una meticolosa attenzione alla toponomastica e con numerosi riferimenti a luoghi ancora oggi esistenti, come il Broletto e il Bosco del Quadronno. Un romanzo coinvolgente, che lascia con il fiato sospeso fino all’ultima pagina e che, a mio avviso, non delude il lettore.

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Un commento Aggiungi il tuo

  1. Luigi Viscusi ha detto:

    Molto interessante….bella recensione.

    Piace a 1 persona

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