Le ragioni per cui Art.1-Mdp si oppone al Rosatellum Bis

 

Sabato 28 e domenica 29 anche a Foggia noi di Articolo 1-Mdp scenderemo in piazza per protestare contro l’approvazione della legge elettorale, ormai nota a tutti come Rosatellum Bis. A Piazza Giordano, davanti ad Halfon, infatti, allestiremo un gazebo per spiegare ai cittadini i motivi della nostra strenua opposizione e le tante criticità di questa legge vergognosa.

In attesa del weekend, provo comunque a sintetizzare i motivi della nostra opposizione:

  • Il Rosatellum è un sistema elettorale misto, per 1/3 maggioritario, per quanto afferisce ai candidati dei collegi uninominali, in cui viene appunto eletto il candidato che prende più voti fra quelli schierati da ciascun partito, e per i 2/3 proporzionale, per quanto invece concerne i collegi plurinominali, dove ci sono i listini bloccati. E proprio questo è il problema: i cittadini, infatti, potranno scegliersi solo 1/3 dei candidati, quelli dei collegi uninominali, mentre i restanti 2/3 dei collegi plurinominali saranno scelti dalle segreterie dei partiti. Si capisce bene come ciò mortifichi la volontà dell’elettore, arrecando un grave danno, in quanto, tali deputati poi dovranno rispondere non ai cittadini e ai territori che li hanno eletti, ma esclusivamente al segretario di partito che li ha nominati, il quale, inevitabilmente, finirà per condizionarne anche l’operato.
  • Favorisce le coalizioni farlocche, le liste civetta, che potranno allearsi pure non avendo un programma e un leader in comune, per meri motivi elettorali, con alleanze a geometrie variabili, salvo poi, ovviamente, decidere di separarsi la sera stessa delle elezioni. Si capisce bene come questo sia un grave problema, in quanto non fa altro che incoraggiare il trasformismo, già così forte in questa legislatura, caratterizzata da più di 500 cambi di casacca.
  • Non assicura affatto la governabilità, ma rischia di portare ad uno scenario politico instabile, in cui si potrebbero creare le condizioni per un governo di larghe intese Renzi-Berlusconi, evento auspicato da entrambi, naturalmente con la benedizione di Denis Verdini, i cui 16 senatori sono stati fondamentali per non far mai venir meno il numero legale nelle votazioni della fiducia al Senato. Da notare anche che, da una prima proiezione, il Rosatellum risulterebbe molto favorevole alla destra, in quanto le permetterebbe di vincere in molti collegi uninominali del Nord. E quindi come la mettiamo? Chi è che sta favorendo in maniera evidente la destra, con la quale ha evidentemente già in mente di allearsi? Certamente non noi, perciò non ci venissero più a parlare di voto utile, si sforzassero almeno di recuperare un po’ di senso di vergogna e di pudore.
  • Non è rispettosa della volontà dell’elettore, in quanto votando per il candidato del collegio uninominale, in maniera automatica, si darà il proprio voto anche ai candidati del listino bloccato del collegio plurinominale corrispondente, non essendo previsto il voto disgiunto. In tal modo un elettore con un unico segno sceglierà tre cose: il candidato del collegio uninominale, il partito o le liste che lo sostengono, e i candidati del listino bloccato del collegio plurinominale, sarà un po’ come al supermercato, prendi tre e paghi uno, con la differenza che però qui a pagare saremo solo noi elettori, privati della nostra sovranità e libertà di scelta. Senza contare che, con tale meccanismo, considerando il sistema delle coalizioni farlocche, un elettore potrebbe trovarsi costretto a votare anche per un partito di cui non condivide nulla, solo perché magari è nella coalizione che sostiene il candidato da lui scelto nel collegio uninominale, insomma una forzatura davvero assurda.
  • E’ stata pensata con il chiaro intento di danneggiare noi di Mdp e il M5S e questo è inaccettabile, oltre che immorale, in quanto non si truccano le regole di una partita prima di giocarla, sarebbe come se una delle due squadre si comprasse l’arbitro. Senza considerare che il Parlamento Europeo sconsiglia vivamente di cambiare la legge elettorale nei sei mesi precedenti alle elezioni politiche. A questo punto sarebbe stato molto più opportuno andare al voto con il cosiddetto Consultellum, armonizzando le due leggi elettorali di Camera e Senato.
  • Rischia di essere incostituzionale, come sostengono molti costituzionalisti, e sarebbe la terza legge incostituzionale prodotta dal nostro Parlamento, dopo il Porcellum e l’Italicum, cassato in gran parte pochi mesi fa dalla Corte Costituzionale e se errare è umano, perseverare è diabolico. Se venisse quindi riconosciuta a posteriori, dopo le elezioni, la sua incostituzionalità, ci troveremmo di nuovo con un Parlamento eletto in maniera illegittima.
  • E’ stata imposta a colpi di fiducia, ben 8 fiducie tra Camera e Senato, impedendo ai deputati dell’opposizione di presentare qualsiasi emendamento migliorativo e strozzando completamente il dibattito parlamentare. Nella storia d’Italia ci solo altri tre casi di fiducia sulla legge elettorale: nel 1923 con la legge Acerbo, imposta da Mussolini, nel 1953, con la “legge truffa”, fatta votare da De Gasperi, e nel 2015, con l’Italicum, poi dichiarato per gran parte incostituzionale, insomma non proprio tre bei precedenti. La forzatura è stata infatti così forte da spingere anche il Presidente del Senato, Pietro Grasso, da sempre uomo delle istituzioni, ad abbandonare il PD.

 

Per tutti questi motivi noi saremo in piazza a discutere con i cittadini di questa legge scandalosa, cercate di esserci, vi aspettiamo 🙂

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