La Vergine azzurra è il secondo romanzo di Tracy Chevalier che ho avuto modo di leggere, dopo L’ultima fuggitiva. Le mie aspettative non sono andate deluse, perché la trama si presenta vivida ed appassionante, articolandosi in due piani temporali paralleli. Il primo è quello del presente e ha al centro Ella Turner, ostetrica americana trasferitasi da poco in un paesino della Francia per seguire il marito. La nostra protagonista deve affrontare parecchie difficoltà di adattamento e così, per sentirsi meno estranea in una nazione nella quale fatica ad integrarsi, decide di ricostruire le radici della sua famiglia che sono, neanche a farlo apposta, proprio francesi. La aiuteranno in questa appassionante e complicata imprese tra biblioteche, archivi di provincia e misteri da svelare Rick, un affascinante bibliotecario e Mathilde, un’archivista molto preparata e disponibile. Ed è a questo punto che le vicende di Ella si intersecano con quelle della sua ava Isabelle e il lettore è catapultato nella seconda dimensione temporale del romanzo: la Francia di metà Cinquecento, al tempo delle guerre di religione fra cattolici e ugonotti. È su questo sfondo, infatti, che si snodano le vicende di Isabelle e della sua famiglia, costretti, in quanto ugonotti, a fuggire dalla Francia all’indomani della strage della notte di San Bartolomeo. La vicenda si dipana quindi su due dimensioni parallele fino ad arrivare alla scoperta di una sconvolgente verità che legherà, in un fil rouge sottile, Ella alla sua antenata Isabelle. Un romanzo che lascia con il fiato sospeso fino all’epilogo inatteso e che mette in evidenza come i pregiudizi, il fanatismo religioso e l’intolleranza possano apportare danni irreparabili alla vita delle persone, cinquecento anni fa, come oggi. Da leggere sicuramente.
Anche quest’altro libro ha una trama più appassionante che mai: https://wwayne.wordpress.com/2014/08/23/la-nostra-ultima-estate/. L’hai letto?
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No, veramente no
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Allora sono onorato di avertelo fatto scoprire: è un capolavoro (e ti assicuro che uso questo termine con molta parsimonia). Grazie per la risposta! 🙂
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