Un romanzo storico davvero molto coinvolgente è Il cavaliere del giglio, di Carla Maria Russo, della quale in pratica ho letto tutto. Il libro è incentrato sulla figura di Farinata degli Uberti, nobile ghibellino nella Firenze del Duecento, dilaniata dallo scontro tra famiglie guelfe e ghibelline, e che solitamente s’impara a conoscere sui libri di scuola, come protagonista del X canto dell’Inferno dantesco, dove è collocato fra gli eretici. L’immagine che però ne emerge dall’opera della Russo è in parte diversa da quella a cui il sommo poeta ci ha abituati: in esso, infatti, troviamo sì il Farinata fiero e coraggioso, quasi sdegnoso, che incute a Dante timore reverenziale, ma, allo stesso tempo, viene tratteggiato un eroe più umano, meno algido e distante, devoto alla sua città, Firenze, legatissimo alla sua famiglia e innamorato perso della sua sposa, Adaleta. Credo che sarebbe molto utile anche farlo leggere ai propri studenti per avvicinarli ed appassionarli alla Commedia, partendo da un testo nel quale uno dei suoi personaggi è rappresentato in maniera differente da quella consueta, con una forte attenzione ai suoi tratti psicologici più nascosti e complessi.